Vino rosso: proprietà benefiche di un consumo moderato | MEDICITALIA.it

2022-08-13 04:17:07 By : Mr. Jeremiah .

L'Italia è il primo produttore al mondo di uva da tavola e, soprattutto, di vino grazie alla quantità di qualità di uva che viene coltivata a scopi alimentari. Vediamo le proprietà del vino e l'inserimento di questa bevanda nell'ambito di un'alimentazione equilibrata.

L’uva è un'infruttescenza, cioè un raggruppamento di frutti detto grappolo, a sua volta composto da acini o chicchi di colore chiaro, giallo, per l’uva bianca o di colore scuro, viola, nel caso dell’uva nera. La trasformazione dell’uva in vino è un'operazione complicata e delicata e oggi, nei moderni stabilimenti enologici, la classica cantina è stata sostituita da un vero e proprio laboratorio.

Nel vino, parte integrante dell’alimentazione mediterranea, sono sciolte moltissime sostanze, le più rappresentative delle quali, oltre all’acqua (più del 90%), sono l’etanolo (80-100g/l di vino a 12vol%), molti sali minerali, glicerolo, alcuni acidi e i polifenoli. Questi ultimi particolarmente presenti nel vino rosso svolgono una forte azione antiossidante, non solo in vitro ma anche in vivo dopo assunzione orale.

È importante ricordare che l’alcool è un nutriente nel senso che ogni grammo ingerito apporta ben 7 chilocalorie, per cui un litro di vino a 12 gradi, contenente circa 95 gr di alcool (un grado corrisponde a circa 0.8 gr) comporta la produzione di circa 66 kcal.

Se non vi sono controindicazioni all’uso di alcool etilico (quali epatopatie, disturbi psichici, situazioni di dipendenza, malattie dell’apparato gastroenterico) in condizioni ordinarie e in individui sani, l’uso abituale e durante i pasti di quantità moderate di vino, oltre a esaltare il sapore dei cibi, può svolgere azioni benefiche sul nostro organismo, come l’attività di stimolo sulle secrezioni digestive, proprietà di leggero ansiolitico e soprattutto effetto cardioprotettivo.

L’assunzione di quantità moderate di vino durante i pasti:

Nei rapporti fra il vino e l’apparato cardiovascolare bisogna nettamente distinguere benefici e danni a seconda della quantità consumata: l’alcool consumato in eccesso è dannoso per l’apparato cardiovascolare in quanto determina ipertensione, disturbi del ritmo, cardiomegalia dilatativa e scompenso.

Consumato in piccole dosi, e soprattutto sotto forma di vino, esercita un’azione di prevenzione sulla patogenesi dell’aterosclerosi, un effetto protettivo sulla vasculopatia e un ridotto rischio di mortalità cardiovascolare.

Il fenomeno noto come “paradosso francese” nasce dalla constatazione che abitanti di alcune città francesi, nonostante una uguale esposizione ai fattori di rischio quali fumo, ipertensione, ipercolesterolemia e una alimentazione ricca in grassi saturi non diversa da quella di cittadini anglosassoni, avevano una più bassa mortalità cardiovascolare.

L’unica abitudine che distingueva i francesi dagli anglosassoni era l’uso di vino rosso (Bordeaux) e un più abbondante consumo di frutta e verdura. Molte sono state le successive conferme a tale evidenza che hanno allargato a tutta l’area mediterranea compresa l’Italia, ove il consumo di vino e di verdure è comune, la relativa protezione verso le complicanze cardiovascolari.  

Tale protezione è determinata da sostanze presenti nel vino come l’etanolo che a basse dosi è in grado di aumentare le lipoproteine HDL, cioè le lipoproteine per le quali è stata provata una correlazione inversa con le malattie cardiovascolari; l’etanolo è in grado di migliorare la fibrinolisi e di inibire l’aggregazione piastrinica fattori importanti nel determinismo delle malattie cardiovascolari.

Accanto alle proprietà dell’alcol etanolo, altre sostanze contenute in particolare nel vino rosso hanno un ruolo protettivo nei confronti dell’aterosclerosi e delle malattie correlate. Queste sostanze sono i polifenoli in particolare il resveratrolo e la quercetina, sostanze a elevata azione antiossidante che specie in presenza di altri antiossidanti contenuti nella verdura e nella frutta sono in grado di espletare un'azione altamente protettiva nei confronti del danno vascolare.

La quantità e la distribuzione nel vino dei composti fenolici varia in funzione del vitigno, della coltivazione, del periodo di raccolto, dell’area di produzione, dei processi di vinificazione, dell’invecchiamento, ecc. L’effetto protettivo dei polifenoli è legato alla loro capacità di modulare lo stress ossidativo e l’insorgenza di patologie croniche, sia aumentando le difese antiossidative, come scavenger dei radicali liberi, sia diminuendo i fattori di rischio (inibizione dell’aggregazione piastrinica, incremento della fibrinolisi, ecc.).

Il resveratrolo infine ha dimostrato una certa efficacia nella chemio e prevenzione dei tumori, attraverso la sua azione antiossidante, antimutagena su alcune cellule e di stimolo sull’attività di alcuni enzimi utili nello smaltimento di composti potenzialmente cancerogeni. 

Importante è definire le dosi ottimali di etanolo e le quantità moderate di vino: si possono fissare dei livelli di consumo accettabili e consentiti. Secondo le più accreditate società scientifiche la quantità di etanolo accettabile non deve superare il 10% del fabbisogno energetico, o la quantità giornaliera di 0,5 gr/kg di peso corporeo.

Gli effetti del consumo vino e altre bevande che contengono etanolo (birra, liquori, drink) sono anche influenzati da altri fattori che possono influenzare i livelli dell'alcolemia:

Il vino, tradizionalmente presente e parte integrante dell’alimentazione mediterranea, è una bevanda dai "volti" molteplici e contraddittori: bere il vino facilita la convivialità e i rapporti interpersonali, ma nello stesso tempo può rendere asociali e persino violenti. Negli ultimi anni è un sofisticato ed anche modaiolo compagno di serate, di cene, aperitivi, o cocktail, ma può diventare anche compagno di eccessi e pericolosi stravizi.

Può essere un grande aiuto per arterie e cuore, ma anche un terribile devastatore di tutto l’intero organismo. Un consumo di vino da basso a moderato, soprattutto di quello rosso, può essere promosso, assieme alla cultura del "buon bere" perché è in grado di ridurre la mortalità per tutte le cause.

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso Università di Pisa. Iscritta all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 24570.

Vuoi ricevere aggiornamenti in Scienza dell'alimentazione ?

Inserisci nome, email e iscriviti:

* Autorizzo il trattamento dei miei dati da parte di Medicitalia s.r.l. per finalità di marketing telefonico e/o a mezzo posta elettronica o ordinaria, compresi l'invio di materiale pubblicitario, la vendita diretta e lo svolgimento di indagini di mercato.

Cliccando su iscriviti acconsento al trattamento dei dati personali come da privacy policy del sito.

Sai proteggerti dal sole? Partecipa al nostro sondaggio

Non c'è dubbio: il caffè ci mantiene in salute!

Per una sana alimentazione è importante bere acqua

Il Tè rosso Rooibos: proprietà e benefici

Mediteo: l'app di promemoria per i tuoi farmaci

MEDICITALIA Srl Foro Buonaparte, 70 - 20121 Milano (MI) P.I. 01582700090

MEDICITALIA.it propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Tutti i contributi scientifici sono editati da professionisti (medici specialisti, odontoiatri e psicologi iscritti), da Medical Writer o curati da Medicitalia con il supporto di Opinion Leader esterni e supervisionati dalla Redazione Scientifica. È vietata la riproduzione e la divulgazione anche parziale senza autorizzazione. Vedi le Linee Guida per l'uso dei consulti online.

© 2000-2022 medicitalia.it è un marchio registrato di MEDICITALIA s.r.l. una società di CompuGroup Medical Italia SpA - staff@medicitalia.it - Fax: 02 89950896